Implantologia

COS’E’ L’IMPLANTOLOGIA?

L’Implantologia è la branca dell’Odontoiatria che si occupa delle tecniche di inserimento di radici artificiali ( Impianti dentali ) a sostituzione delle radici dei denti naturali per supportare denti artificiali singoli, ponti o arcate complete. Inoltre si occupa delle tecniche di ricostruzione dell’osso e delle gengive quando sono troppo ridotti per inserire un impianto, della cura nel tempo degli impianti e della applicazione degli denti artificiali sugli impianti.

COME E’ FATTO UN IMPIANTO DENTALE?

Nella stragrande maggioranza dei casi l’impianto assomiglia ad una vite di dimensioni simili a quelle di una radice di un dente: 4mm circa di diametro e 10 mm circa di lunghezza con ampie possibilità di scelta tra lunghezze, diametri e forme diverse in base alla quantità e densità dell’osso e ad altri fattori che vengono presi in considerazione dal clinico per meglio risolvere il caso. Gli impianti più diffusi e studiati sono fabbricati in Titanio, metallo estremamente biocompatibile, amagnetico, leggero, resistente e incorruttibile ed è diffusamente usato in ortopedia per protesi di ossa, arti o articolazioni.

COME VIENE INSERITO UN IMPIANTO DENTALE?

Se il paziente viene ritenuto idoneo dopo una visita specifica e dopo aver eseguito opportuni esami radiologici, si procede con una preparazione preliminare per ridurre o eliminare le infezioni locali delle gengive e della bocca. Ripristinato un livello accettabile di salute orale e controllati eventuali aspetti sistemici si procede con la fase chirurgica. L’intervento è solitamente rapido e quasi per nulla doloroso ma le variabili sono moltissime. Quasi sempre, dopo una anestesia locale, si incide la gengive e dopo averla scollata dall’osso si procede con la creazione con un trapano apposito di un foro nell’osso che accoglie l’impianto, dopodiché si applicano dei punti di sutura.

COME FUNZIONA UN IMPIANTO?

Poiché le cellule dell’osso non riconoscono il Titanio come materiale estraneo e grazie a particolari trattamenti ( irruvidimento ) che fanno guarire l’impianto più velocemente e meglio, l’osso guarisce con un intimo contatto con la superficie dell’impianto. Questa è l’Osteointegrazione. La vicinanza strettissima, microscopica, tra osso vitale e impianto permette a questo di sopportare il carico e la funzione a cui sono sottoposti i denti. La guarigione avviene nei casi più comuni in un periodo di 6-16 settimane. Dopo questa fase in cui gli impianti non devono essere sollecitati è possibile applicare sugli impianti i denti, i ponti o la protesi di arcate complete. Esiste una ampia varietà di soluzioni protesiche e di materiali per sostituire i denti mancanti, le protesi possono essere fisse cementate o fissate da vitine o rimovibili stabilizzate da attacchi, chiavistelli o a frizione. dente artificiale moncone implantare impianto osso

QUANTI IMPIANTI SERVONO PER SOSTITUIRE I DENTI PERSI?

Il numero è variabile da caso a caso, ovviamente se viene perso un dente singolo occorre un solo impianto, se vengono persi due o più denti non sempre è necessario inserire un impianto per ciascun dente. Se sono stati persi tutti i denti di una arcata occorrono almeno 4 impianti e il numero varia in base a quanto osso è ancora presente, alla sua densità e ad altri fattori che vengono presi in considerazione come lo stato di salute del paziente, l’età, le abitudini viziate, le esigenze estetiche etc. 

E’ POSSIBILE APPLICARE SUBITO LE PROTESI DENTARIE O I DENTI ARTIFICIALI? 

Il Carico Immediato è una tecnica ampiamente diffusa e scientificamente comprovata ma occorre avere i requisiti per poterla applicare. Lo stato di salute generale del paziente, l’anatomia delle ossa mascellari, la funzione masticatoria, le abitudini viziate, i farmaci assunti e altri fattori possono controindicare il Carico Immediato in alcuni pazienti. Per “subito” si intende entro le 48 ore dopo l’inserimento degli impianti, il tempo necessario per fabbricare o adattare la protesi da applicare che solitamente è una protesi provvisoria. Dopo 2-6 mesi si procede poi alla fabbricazione della protesi definitiva. Non si applica quasi mai la protesi definitiva perché la guarigione dell’osso e delle gengive, soprattutto se sono stati estratti dei denti, avviene in modo non prevedibile e difficilmente una protesi realizzata prima che la loro guarigione sia completa e stabile risulta bene adattata ai tessuti dopo alcuni mesi.

GLI INTERVENTI DI IMPLANTOLOGIA SONO DOLOROSI?

Solitamente i pazienti si meravigliano per il poco fastidio durante l’intervento e per le scarse conseguenze post-operatorie. In questi anni le tecniche chirurgiche per inserire gli impianti si sono velocizzate e sono diventate meno invasive. Per inserire un impianto singolo in condizioni ideali non occorrono più di 15-30 minuti, spesso non serve nemmeno tagliare e scollare la gengiva. Per inserire gli impianti necessari a riabilitare una intera arcata servono 45-90 minuti. Le tecniche di anestesia locale, oggi molto efficaci e durevoli, rendono pressoché indolore la fase chirurgica, il dolore e il gonfiore dopo l’intervento sono controllati molto bene da farmaci specifici. Per chi però proprio non vuole sentire nulla abbiamo a disposizione tecniche di Sedazione Endovenosa che portano il paziente ad uno stato di torpore che gli farà ricordare poco o nulla dell’intervento.

QUALE E’ LA PERCENTAULE DI SUCCESSO E QUANTO DURANO GLI IMPIANTI?

Oggi la percentuale di successo degli impianti dentali a 5 anni si avvicina al 100%, negli studi scientifici a seconda degli elementi presi in considerazione e del periodo in osservazione si va dal 100% al 90% circa, ma occorre ricordare che in questi studi la selezione dei pazienti e il loro controllo nel tempo sono rigorosissimi. Una volta osteointegrati gli impianti si comportano più o meno come i denti naturali del paziente. Un’accurata igiene a casa, controlli regolari e l’adozione di abitudini corrette ( evitare il fumo, controllare le malattie metaboliche, controllare il bruxismo, etc.) permettono ali impianti di non avere una scadenza, una durata superiore ai 20 anni è normale. Le protesi sugli impianti possono avere nel tempo la necessità di manutenzione per riparare usure o rotture, problemi risolti in modo semplice e senza necessità di nuovi impianti.

CHI PUO’ RICEVERE GLI IMPIANTI DENTALI?

A meno di gravi compromissioni dell’organismo non ci sono particolari controindicazioni per l’inserimento di impianti. Diabete, fumo , chemioiterapie, osteoporosi, farmaci fluidificanti del sangue, età avanzata sono aspetti che vanno valutati e studiati ma non necessariamente impediscono la chirurgia implantare. Oggi anche casi apparentemente disperati di pazienti con pochissimo osso sono brillantemente risolti con gli impianti.

ESISTE IL RIGETTO DEGLI IMPIANTI?

Il vero rigetto è dovuto ad una reazione immunitaria eccessiva del paziente verso il Titanio che però viene considerato in medicina un metallo sicuro. Questi pazienti sono rarissimi, portano al fallimento precoce dell’impianto o a sintomi cutanei ( pruriti, eczemi) e sono intercettabili con un attento studio della storia clinica di allergie multiple a metalli o di fallimenti implantari multipli e se indicato con esami specifici (Patch test, MELISA, LTT). A parte questi casi rarissimi, gli impianti possono fallire per mancata osteointegrazione ovvero una guarigione imperfetta, senza intimo contatto osso-impianto e con l’interposizione di un tessuto molle o per la contaminazione della superficie dell’impianto da parte di batteri. Il fallimento si manifesta con la comparsa di dolore o fastidio alla pressione, di gonfiore localizzato o mobilità dell’impianto. Un impianto fallito può essere rimpiazzato da uno nuovo dopo avere atteso qualche settimana dalla rimozione di quello fallito.

L’IMPLANTOLOGIA E’ RISCHIOSA?

Con uno studio scrupoloso del caso anche con esami radiologici TC (TCV o TAC) e con una preparazione farmacologica corretta del paziente i rischi sono minimi e di soluzione relativamente semplice. Rarissimi e di situazioni particolari sono i casi di perdita della sensibilità parziale o totale, temporanea o permanente di zone limitate della bocca o del labbro.

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"Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza."

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